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mercoledì 17 gennaio 2024

Un'escursione nel Chianti alla scoperta del Sentiero della Memoria

Un'emozionante escursione nel cuore della regione del Chianti in Toscana, conosciuta come Montescalari, è stata catturata nel video a seguito. Questa avventura ha come obiettivo esplorare luoghi storici legati alla località.

Il percorso di trekking offre una serie di sfide fisiche, con salite e discese ripide che ci mettono veramente alla prova. Tuttavia, le difficoltà sono ampiamente compensate dalle viste panoramiche mozzafiato che si aprono lungo il tragitto.

Durante l'escursione, abbiamo avuto l'opportunità di visitare i resti dell'antica Abbazia di San Cassiano a Monte Scalari, un luogo di grande importanza storica. L'abbazia è stata danneggiata durante i bombardamenti dell'ultima guerra mondiale, ma il suo fascino e la sua storia rimangono intatti.

Un altro punto saliente dell'escursione è la visita alla Cappella dei Boschi, anche conosciuta come Cappella dei Vescovi, situata nelle vicinanze dell'Abbazia di San Cassiano. Questo luogo misterioso e antico aggiunge un tocco di fascino e mistero all'escursione.

L'anello copre un percorso di 13 chilometri con un dislivello di 420 metri, rendendolo moderatamente impegnativo, ma gratificante dal punto di vista fisico. L'aria fresca e rigogliosa del bosco circostante rende l'esperienza ancora più piacevole.

Questa escursione a Montescalari offre non solo un'opportunità per sfidare se stessi fisicamente, ma anche per immergersi nella storia e nella bellezza naturale del Chianti. Un'esperienza rigenerativa che mescola la passione per il trekking con la scoperta di tesori storici.


La Brigata Senigallia: una storia di resistenza e libertà

La Brigata Senigallia è stata una formazione partigiana che ha operato in Toscana durante la seconda guerra mondiale. Nata il 6 giugno 1944 dalla fusione di sei distaccamenti, la brigata prendeva il nome dal dirigente e fondatore dei GAP fiorentini Alessandro Sinigaglia, ucciso dai fascisti nel gennaio dello stesso anno.
La base operativa della Brigata Senigallia era il Monte Scalari, nelle colline a sud di Firenze. Le principali zone di operazione della brigata andavano dal Valdarno e il Chianti fino alla periferia della città.
La Brigata Senigallia ha svolto un ruolo importante nella lotta di liberazione italiana. I suoi uomini hanno condotto numerose azioni di sabotaggio e di guerriglia contro le truppe tedesche e fasciste. In particolare, la brigata ha partecipato alla battaglia del Grappolo, che si è svolta tra il 25 e il 27 agosto 1944 e che ha portato alla liberazione di Firenze.
Tra le azioni più significative della Brigata Senigallia si ricordano:
  • L'attacco al carcere di San Donato, il 21 giugno 1944, che ha permesso la liberazione di 160 prigionieri politici.
  • L'assalto al deposito di munizioni di Settignano, il 23 luglio 1944, che ha provocato la distruzione di un grande quantitativo di armi e munizioni;
  • La partecipazione alla battaglia del Grappolo, che ha portato alla liberazione di Firenze.
  • La Brigata Senigallia si è sciolta nel marzo 1945, dopo la liberazione dell'Italia. I suoi uomini sono rientrati alla vita civile, ma la loro storia è rimasta un esempio di coraggio e di resistenza contro l'oppressione.
La memoria della Brigata Senigallia

La memoria della Brigata Senigallia è ancora viva oggi. A Firenze, il nome della brigata è stato dato a una via e a una scuola. Inoltre, ogni anno, il 6 giugno, si tiene una cerimonia in ricordo dei partigiani della Senigallia.
La storia della Brigata Senigallia è una storia di libertà e di democrazia. È una storia che deve essere tramandata alle generazioni future, affinché non si dimentichi mai il sacrificio di chi ha combattuto per la nostra libertà.

domenica 13 dicembre 2020

Sui cambiamenti climatici parlano i ricci di mare

Una serie di studi condotti sui ricci di mare nella stazione idrobiologica di Chioggia e al Dipartimento di Biologia dell'Università di Padova, i particolari nel video condiviso dal canale YouTube.

lunedì 7 dicembre 2020

L'effetto serra

Dal canale YouTube HUB Scuola ecco spiegato cos'è l'effetto serra e quali sono le conseguenze per il nostro pianeta.

giovedì 16 luglio 2020

Fare il cartomante è legale?

In questo video condiviso dal canale YouTube dell'avvocato Angelo Greco viene citata la sentenza del Consiglio di Stato che fa luce sull'attività dei cartomanti e alla loro possibilità di esercitare in maniera non truffaldina la loro professione.

mercoledì 15 novembre 2017

La fine della terra

Un bellissimo documentario che ipotizza la fine del nostro pianeta basandosi su teorie piuttosto concrete. Anche se abbastanza inquietante lo riteniamo un valido documento scientifico.

giovedì 20 luglio 2017

L'Italia dopo l'unità

Interessante documento realizzato dal canale YouTube "LaProfe AF". La destra storica dopo l'unità d'Italia e la sinistra di Agostino Depetris

domenica 2 luglio 2017

Le origini del linguaggio verbale

Interessante documentario di "Medicina e informazione" sul linguaggio verbale
Il linguaggio verbale, le parole che tutti noi pronunciamo quotidianamente in modo automatico, è la forma di comunicazione più evoluta, ma tutti gli esseri viventi- animali e piante compresi - usano dei mezzi di comunicazione con i propri simili. Ma quando e come si è sviluppato il linguaggio e come hanno avuto origine le prime prole, quelle più semplici e legate ai bisogni primari come mamma o acqua, che hanno una radice comune in tutte le lingue del mondo? e quale aree del cervello vengono attivate quando noi parliamo? Lo abbiamo chiesto al Prof. Salvatore Giaquinto, Specialista in Neuropsichiatria e già Professore di Neuropsichiatria a La Sapienza Università di Roma che ci ha spiegato come la comunicazione sia uno strumento indispensabile in natura, che perfino alcune piante secernono sostanze per avvertire le piante vicine dell'arrivo di un "nemico" pronto a mangiarne le foglie, e che la prima forma di comunicazione nell'uomo è la mimica, l'espressione del volto e del corpo - con alcuni correlati vegetativi come il tremore, la pelle d'oca, il sudore... - che manifestano l'emozione o il pensiero... e infatti le prime manifestazioni di comunicazione sono le pitture rupestri come le grotte di Altamura in cui il segno rappresenta il mondo preistorico in cui viveva chi ha disegnato il famoso bisonte. Ma è con lo studio del cranio dell'uomo di Neardethal che si capisce come già milioni di anni fa la comunicazione fosse verbale - era dotato di osso ioide e altri apparati necessari all'espressione verbale - anche se chiaramente la capacità di articolare parole era minima e quindi i primi suoni erano legati ai gesti primitivi - il succhiare il latte del bambino che attiva il suono labiale e trasforma il suo "mmm" in mamma o il rumore dell'acqua che scorre che traduce in parola - vel, water... - una necessità di comunicare. E se il linguaggio si sviluppa nei secoli di pari passo con lo sviluppo del cervello dell'uomo, cosa succede ancora oggi nel nostro cervello quando ascoltiamo una parola? Il Professore ce lo spiega attraverso una sua ricerca pubblicata dalla rivista dell'Università di Harvard che dimostra quali aree del cervello vengano attivate, quanto diversa sia la risposta fra uomo e donna e addirittura fra mancini e destrimani. Un mondo misterioso e affascinante quindi che ci fa tornare indietro nel tempo per scoprire come abbia avuto origine quel fenomeno che oggi diamo per scontato ma che è stata una grande conquista dell'evoluzione umana.
(Medicina e informazione)

mercoledì 27 luglio 2016

Università e mondo del lavoro

Le opinioni dei giovani sulle loro scelte di studio. Spesso in Italia la formazione universitaria non sempre è seguita da un lavoro correlato, ma per alcuni studenti è necessaria per acquisire una conoscenza e non rimanere nell'ignoranza.

Queste sono le opinioni #dalbasso raccolte da videomakers e semplici cittadini e cittadine che hanno partecipato alla videoinchiesta dal basso di FairTv - Tv di comunità.

venerdì 1 luglio 2016

Nessuno tocchi le vacanze

Sono iniziate le vacanze da qualche giorno e i nostri figli non hanno fatto in tempo a dedicarsi ai consueti balli di fine anno ritornati di moda, gavettoni, bagni nelle vasche cittadine, pizzate e festeggiamenti di ogni genere, che l'incubo dei retrogradi compiti delle vacanze incombe nei pensieri dei ragazzi e nelle tasche dei genitori. Questi ragazzi, che hanno passato un anno a confrontarsi con le regole scolastiche e dall'altra parte a combattere con i continui rimproveri o incitazioni dei genitori per dare giustamente il meglio nello studio, adesso meritano uno stacco, un riposo, uno svago mentale. La categoria studentesca, spesso, non si può permettere di riposare la mente dal meritato o meno, ma consueto periodo di riposo. 
Comprendo che l'alunno rimandato abbia il dovere di ripassare e prepararsi per gli esami delle materie in cui non ha brillato, ma chi ha dato ottimi profitti per tutto l'anno scolastico ha il diritto adesso di godersi l'estate e insieme a lui i genitori. È come se ognuno di noi andasse in ferie portandosi il lavoro dietro, qualcuno lo fa, ma diciamoci la verità, probabilmente ha obblighi e responsabilità diverse. 
Infine voglio concludere invitando tutti ad una riflessione, insegnanti compresi. Non saranno le decine di libri che vengono assegnati da leggere come compiti per le vacanze ai nostri ragazzi, che risolveranno i problemi, gli unici beneficiari in questo caso saranno le librerie che dovranno venderli. 
Questi ragazzi presto si troveranno a fare i conti con la disoccupazione e il lavoro precario, lasciamogli almeno adesso un po' di spensieratezza meritata, se non fosse altro per l'età che stanno vivendo. Durante il lungo periodo di attesa per collocarsi in un lavoro, avranno tutto il tempo di leggere centinaia di libri e capire con più gioia, che leggere, istruirsi ed informasi, sono le basi non solo per crescere, ma per combattere questa società che di per sé ci vuole ignoranti.

Alessandra Lombardi