mercoledì 26 marzo 2025

La guerra in Ucraina e le implicazioni per l'Europa: Perché la Russia non ha interesse ad attaccarci, ma l'Europa sta preparando il terreno


Il conflitto in Ucraina, ormai in corso da più di tre anni, ha suscitato molteplici riflessioni riguardo il futuro delle relazioni internazionali e le politiche di difesa in Europa. Nonostante la retorica dell'Unione Europea sui valori della libertà, della pace e dei diritti umani, la realtà sembra essere ben diversa. La gestione della guerra in Ucraina da parte dei paesi europei solleva interrogativi sul loro ruolo attivo nella diplomazia internazionale, ma anche sulle possibili implicazioni per la sicurezza dell'Europa.

Al centro di questa riflessione c'è un aspetto spesso ignorato: la Russia, purtroppo accusata di aggressione, non avrebbe alcun interesse immediato ad attaccare l'Europa. L'idea che Mosca possa invadere l'Occidente sembra infatti poco plausibile, dato il contesto storico e geopolitico. La Russia ha una lunga storia di difesa delle sue frontiere e delle sue risorse naturali, e l'invasione dell'Europa non rappresenta un obiettivo strategico.

Tuttavia, è l'Unione Europea a essere protagonista di una politica che, con il passare del tempo, potrebbe contribuire a una escalation del conflitto. La continua fornitura di armi all'Ucraina, l'imposizione di sanzioni economiche alla Russia e le dichiarazioni pubbliche dei leader europei riguardo la disgregazione della Federazione Russa potrebbero alimentare una spirale di tensioni. A tutto ciò si aggiunge la retorica bellicista di alcuni esponenti politici, che invocano un proseguimento della guerra fino alla "sconfitta militare" della Russia. La posizione dell'Europa sembra dunque spingere verso una guerra prolungata, con rischi enormi per la stabilità del continente.

Un altro aspetto critico riguarda la mancanza di iniziative diplomatiche concrete da parte dei paesi europei. Nonostante la guerra sia in corso nel cuore dell'Europa, l'Unione Europea non ha ancora nominato un inviato speciale per cercare soluzioni di pace, contrariamente a quanto fatto da altri attori internazionali come Stati Uniti, Vaticano, Turchia e Cina. La mancanza di un'iniziativa europea per negoziare una cessazione delle ostilità evidenzia una certa indifferenza alle sofferenze dei civili e alla necessità di porre fine al conflitto.

La retorica dei valori europei, spesso invocata per giustificare l'atteggiamento della politica estera dell'UE, si scontra con la realtà della geopolitica e delle scelte strategiche dei suoi leader. La mancanza di azioni concrete per la pace in Ucraina solleva dubbi sulla sincerità dell'Unione Europea riguardo ai principi che tanto spesso rivendica come propri.

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