Nel dibattito ambientale che coinvolge la plastica monouso, l'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato un ordine esecutivo che favorisce l'uso delle cannucce di plastica, preferendole a quelle di carta. In un'intervista, Trump ha giustificato la sua scelta affermando che la plastica non avrebbe avuto un impatto negativo sugli animali marini e sugli oceani, ma queste dichiarazioni sono del tutto infondate, come evidenziano numerosi dati scientifici.
Le cannucce di plastica sono uno dei principali inquinanti nei mari, contribuendo all'accumulo di rifiuti plastici nelle acque di tutto il mondo. Ogni giorno, milioni di cannucce di plastica vengono utilizzate negli Stati Uniti, e queste finiscono per essere tra i primi 10 fattori che inquinano gli oceani. Secondo alcune stime, la plastica nelle acque marine può durare fino a cinque anni, e si stima che, a livello globale, ben 437 milioni di cannucce si trovino sulle coste. Nonostante i tentativi di ridurre l'uso della plastica, le cannucce di plastica continuano a dominare il mercato, rappresentando circa il 99% dell'intero utilizzo di queste risorse monouso.
La principale causa di questo fenomeno è che molte delle macchine di smaltimento non sono in grado di trattare correttamente le cannucce a causa delle loro dimensioni ridotte. Inoltre, solo il 9% della plastica viene effettivamente riciclata, e questo dato non è cambiato dal 2012, nonostante gli sforzi per sensibilizzare la popolazione sull'importanza del riciclaggio. Ogni anno, circa 8,8 milioni di tonnellate di plastica vengono scaricate negli oceani, un numero che è destinato a raddoppiare entro il 2025. La plastica impiega dai 450 anni a un'eternità per degradarsi, mentre la sua produzione è aumentata del 620% dal 1975.
Nel frattempo, l'inquinamento da plastica non si limita a danneggiare l'ambiente marino. Le microplastiche, particelle di plastica che si frantumano con il tempo, sono ormai presenti in acqua potabile, cibo e persino nel nostro corpo. Entro il 2050, ogni specie di uccello marino avrà ingerito plastica, con effetti gravi sulla salute, poiché le microplastiche rilasciano sostanze chimiche tossiche, come il bisfenolo A (BPA) e gli ftalati, che possono accumularsi nei tessuti grassi degli animali, influenzando la loro salute e il sistema riproduttivo.
Parlando di squali, Trump ha affermato che la plastica non influisce sugli animali marini, ma i fatti raccontano una realtà ben diversa. L'ingestione di plastica può causare ostruzioni intestinali, malnutrizione e persino morte tra gli squali e altri animali marini. Questi predatori si trovano in cima alla catena alimentare e, mangiando altri pesci contaminati da microplastiche, accumulano tossine nel loro corpo, un processo noto come bioaccumulo. Questo fenomeno si verifica anche nella nostra alimentazione: quando consumiamo animali contaminati da microplastiche, queste sostanze entrano nel nostro corpo, con rischi per la salute.
Inoltre, la plastica sta danneggiando gli habitat marini, soffocando le barriere coralline e distruggendo ecosistemi vitali per molte specie, inclusi gli squali. Questa catena di effetti dannosi ci porta a riflettere sull'importanza di ridurre l'uso della plastica. Nonostante le alternative ecologiche, come le cannucce compostabili, siano promesse come soluzioni, spesso non funzionano come previsto. Queste cannucce, infatti, necessitano di specifiche condizioni di ossigeno e luce solare per degradarsi, condizioni che non sono presenti in una discarica o in un oceano. Le cannucce compostabili finiscono spesso nei normali bidoni della spazzatura, dove si comportano come plastica convenzionale, contribuendo all'inquinamento.
L'inquinamento da plastica rappresenta una delle crisi ambientali più gravi dei nostri tempi, e il rifiutarsi di affrontare questa realtà rischia di compromettere irreparabilmente il nostro futuro. Sebbene ci siano pressioni politiche ed economiche per favorire l'uso della plastica, è fondamentale che ognuno di noi prenda coscienza della gravità della situazione. Le politiche per ridurre i rifiuti plastici devono essere adottate seriamente e urgentemente per fermare questa spirale dannosa. Il passo indietro delle politiche ambientali, come il ritorno all'uso delle cannucce di plastica, non fa che allungare il tempo necessario per risolvere questa crisi. Se non agiamo, rischiamo di compromettere il nostro ecosistema, la nostra salute e il nostro futuro.