venerdì 24 gennaio 2025

L'energia solare supera per la prima volta il carbone nell'UE: una svolta storica nella transizione verde

Nel 2024, l’Unione Europea ha raggiunto un traguardo epocale: l’energia solare ha superato il carbone nella produzione di elettricità, segnando un punto di svolta nella lotta al cambiamento climatico e nella riduzione della dipendenza dai combustibili fossili. Secondo analisi recenti, il solare ha generato l’11% dell’elettricità dell’UE, contro il 10% del carbone, mentre le fonti rinnovabili nel complesso hanno raggiunto il 47% del mix energetico europeo.

Dal 2019, con l’avvio del Green Deal europeo, il settore energetico dell’UE ha subito una trasformazione radicale. Le rinnovabili sono passate dal 34% al 47% della produzione elettrica, mentre i combustibili fossili sono crollati dal 39% al 29%, un minimo storico. L’eolico, con il 17%, si conferma la seconda fonte più importante dopo il nucleare, superando il gas (16%) per il secondo anno consecutivo.

Crescita record del fotovoltaico: Nel 2024, l’UE ha aggiunto 66 GW di nuova capacità solare, equivalenti a oltre 450.000 pannelli installati al giorno, con una produzione aumentata del 22% rispetto al 2023.

Innovazione e politiche favorevoli: L’espansione è stata trainata da soluzioni come impianti agri-fotovoltaici, pannelli su balconi e incentivi statali, come quelli che hanno portato il solare a coprire il 25% del mix energetico in alcuni Paesi.

Riduzione dei costi: I prezzi dell’elettricità durante le ore di picco solare sono crollati, arrivando in alcuni casi a zero o negativi, grazie all’abbondanza di energia prodotta.

L’aumento di eolico e solare ha evitato all’UE l’importazione di 92 miliardi di metri cubi di gas e 55 milioni di tonnellate di carbone in cinque anni, con un risparmio stimato di 59 miliardi di euro. Parallelamente, le emissioni del settore energetico sono scese a meno della metà rispetto al picco del 2007.

Nonostante i progressi, restano ostacoli: Dipendenze residue: Alcuni Paesi, come l’Italia, producono ancora una quota significativa di elettricità dal gas, ben sopra la media UE.

Accelerare sull’eolico: Per raggiungere gli obiettivi 2030, le installazioni annuali di capacità eolica devono raddoppiare.

Infrastrutture e burocrazia: Servono reti più flessibili, batterie per lo stoccaggio e processi autorizzativi più rapidi, soprattutto per l’eolico offshore.

Germania e Polonia, storicamente dipendenti dal carbone, hanno ridotto la sua quota in modo significativo nel 2024.

Italia: Il solare copre il 14% dell’elettricità (oltre la media UE), ma il gas rimane dominante, con l’obiettivo di chiudere le centrali a carbone entro il 2028.

Questo sorpasso del solare sul carbone non è solo un simbolo, ma un segnale concreto che la transizione energetica è possibile. Come sottolineano gli esperti, i combustibili fossili stanno perdendo il dominio sull’energia dell’UE. Tuttavia, per consolidare il trend, servono politiche coerenti, investimenti in tecnologie di flessibilità e una visione europea unitaria. Il futuro è scritto nel sole e nel vento, ma la strada per la neutralità climatica richiede ancora impegno.