Da qualche anno una fra le armi più potenti per combattere il tumore nelle fasi avanzate, anche le forme più aggressive e resistenti è l’immunoterapia, cioè quei farmaci in grado di rimuovere il freno che il cancro mette al sistema immunitario e allo stesso potenziarlo per meglio combattere le cellule tumorali. La prima neoplasia ad aver dato risposte importanti è stato il melanoma, seguito dal tumore al polmone e da quello del rene, e altri studi sono in corso per valutare l’efficacia delle terapie immuno terapiche in altre forme tumorali. Ma c’è un’altra importante conferma da recenti studi di Fase III come i Check Mate e cioè che l’efficacia dell’immunoterapia è ancora maggiore in caso di combinazione fra due molecole, nivolumab e ipilimumab che insieme sono in grado di potenziare l’efficacia della cura inducendo anche il cosiddetto effetto memoria nel sistema immunitario che permette di ottenere risultati duraturi nel tempo. Nel corso di un media tutorial dedicato alla grande novità della combinazione immuno-oncologica abbiamo intervistato: Paolo Ascierto, Direttore Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto ‘Pascale’ di Napoli Sergio Bracarda, Direttore Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni Cesare Gridelli, Direttore Dipartimento di Onco-Ematologia dell’Azienda Ospedaliera ‘Moscati’ di Avellino Federico Cappuzzo, Direttore Unità Operativa di Oncologia di Ravenna e del Dipartimento di Oncoematologia di Ausl Romagna. (Medicina e Informazione)
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martedì 15 ottobre 2019
Tumori, la combinazione di due farmaci migliora la risposta
Dal canale YouTube MedicinaInformazione condividiamo questo video molto interessante sul tema della cura oncologica.