La direttiva del bavaglio alla rete è stata approvata a Strasburgo. I signori dei giornali e della televisione che si sono sempre creduti vangelo dell'informazione, avendo progressivamente perso lettori e spettatori a causa del pattume che spesso propongono, approvano una direttiva che impone una tassa sulla condivisione dei contenuti in rete. In pratica, social, blog, video sharing, dovrebbero pagare una tassa ogni volta che un utente condivide, E NON COPIA, un post di un giornale, un trafiletto, un articolo e così via, ma anche foto, video, contenuti audio e così via, rendendo praticamente impossibile ogni sorta di commento al riguardo. Vogliono essere corrisposti, perché la condivisione per loro significa copiare un contenuto, quando si sa per certo che il codice è quello della loro pagina. Vogliono guadagnare dai links perché chiaramente nessuno compra più un giornale o siede tutte le sere davanti al TG di regime. Un vero e proprio bavaglio, un tentativo di minare la rete. Rischieremo pian piano di avere limiti sempre più evidenti, perché chiaramente la rete fa paura. Si stropicceranno le mani i padroni dell'informazione, padroni di RAI, Sky, Repubblica e tutto ciò che ancora gira intorno a quella minoranza che, nonostante in Italia abbia una percentuale ridicola di consenso, continua ancora ad imperare. Questi quatto gatti ci provano con l'Europa con l'appoggio di Macron e Merkel, facendo passare direttive imbavaglianti, distruggendo conseguentemente le fondazioni libere ed eccellenti come ad esempio l'opera di Wikipedia che rischia di chiudere. Come del resto ci abbandoneranno tutti i social network che con questa misura saranno costretti a pagare i diritti alla fonte principale di ogni link condiviso.