A mio modesto avviso il nuovo assetto politico, pensando ai presidenti della Camera dei Deputati e del Senato, fa un po' riflettere. Il profilo molto conservatore della nuova presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati si allontana un po' da quelle che sono state le conquiste degli ultimi tempi, come ad esempio le unioni civili, dalle quali in passato, la nuova presidente, si è ben distanziata. Come presumo che lei si possa allontanare ancor di più dalle politiche antiproibizioniste relative alla legalizzazione della cannabis e dei suoi derivati. Non possiamo sapere quanta influenza potrà avere la presidenza del Senato sul dibattito politico relativo alle questioni morali, ma di sicuro potremmo immaginare quali saranno le sue considerazioni al merito anche avvalorate dal prestigioso incarico di seconda carica dello Stato. Mi auguro che il progresso sociale, istituzionale e le scelte popolari non entrino in conflitto proprio con il Senato. E' vero anche, che nei programmi elettorali degli schieramenti politici maggiori vengono indicate priorità diverse più orientate al tema del lavoro e dell'immigrazione. Esistono però iniziative che non devono essere dimenticate, perché fanno parte della volontà di molti cittadini, iniziate nate da ragionevoli proposte antiproibizioniste, sostenute spesso da mobilitazioni di migliaia di cittadini che ancora ad oggi non hanno trovato risposta.
Stefano Terraglia
Stefano Terraglia