Un emendamento firmato dal deputato PD Walter Verini insieme a Giuseppe Berretta, dello stesso partito e Mara Mucci ex M5s ed ora nel gruppo misto, si introduce in una legge sul recepimento di normative comunitarie. La telefonia sarà equiparata ad Internet, inoltre la cronologia dei dati riguardanti le comunicazioni di ogni utente, sia telefoniche che sul web, dovrà essere archiviata e conservata per ben settantadue mesi, sei anni. Quindi ogni telefonata effettuata con o senza risposta, la cronologia delle pagine visitate su Internet ed altro, resteranno per molto tempo in archivio. Le aziende fornitrici di servizi di telefonia ed internet saranno in possesso di un numero impressionante di dati relativi ad ogni singolo utente tenuti a disposizione dell'autorità giudiziaria. Ma è anche vero che tutto potrebbe mettere in serio pericolo la nostra privacy, pensate cosa potrebbe accadere se il nostro ordinamento democratico iniziasse a vacillare in un ipotetico futuro dove le svolte autoritarie venissero giustificate da un deterioramento sociale o dalla strumentalizzazione del terrorismo al fine di selezionare, catalogare ed etichettare ogni singola diversità di pensiero politico o orientamento religioso. Tra l'altro tutte queste informazioni potrebbero essere esposte a rischio furti da parte di hacker, come spesso è accaduto anche in altre circostanze, al fine di realizzare richieste di terze parti non autorizzate, qualora il fornitore dei servizi non sia adeguatamente protetto. Insomma, un vero e proprio approfondimento dei nostri profili che si dilata nel tempo sempre a disposizione del potere e delle multinazionali.