Dopo un'attenta riflessione mi accorgo che le scelte autoritarie in questo mondo saranno una tendenza inevitabile. Chi ha la possibilità di gestire grandi capitali oppure chi ha la responsabilità di grandi paesi che temono il cambio delle proprie condizioni sociali in peggio, accaparrerà prepotentemente tutto. Le risorse energetiche stanno finendo, l'impegno per le risorse alternative è stato insufficiente. I potenti del mondo, le banche, le multinazionali, gli stati industrializzati si organizzeranno sempre di più per trovare sostentamento altrove, sfruttando il loro potenziale economico e finanziario per distruggere popoli, terre e culture. Le masse, disarmate ed inermi subiranno progressivamente lo svolgersi di un'apocalisse che li costringerà inevitabilmente ad una schiavitù senza precedenti. Ne deriva così che ogni potere debba organizzarsi per accelerare i tempi per ogni iter legislativo. Approvare più velocemente le leggi significa escluderle da una successiva revisione, riflessione, modifica, perfettibilità. La riforma costituzionale italiana non è altro che un modo per adeguare il paese verso quelle scelte che il potere adotterà nell'immediato, generalmente a salvaguardia di pochi potenti, escludendo progressivamente le masse da ogni possibilità di dissenso. Questo è solo un assaggio di ciò che sarà il divenire, sarebbe bene che il popolo riconquistasse urgentemente quanto prima e se necessario con forza, ogni possibilità di dissentire.
Principalmente per queste ragioni voterò NO al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016
Stefano Terraglia