La vittoria del Movimento Cinque Stelle nelle amministrative di Roma e Torino è un segnale molto importante che stanno dando i cittadini in risposta alle politiche ormai logore e vacillanti di questo sistema. La gente forse si sta accorgendo che il nuovo che avanza potrebbe essere un motivo per rivoluzionare questo sistema politico. La storia deve per forza di cose subire dei cambiamenti, trasformarsi, eludere la stagnazione, l'ignoranza. Occorre combattere la burocrazia, orientarsi verso la tutela dello stato sociale, ma soprattutto smettere di giocare con le tasche di chi lavora, di chi muove principalmente la macchina di questo paese. La sinistra italiana si è venduta da tempo a quelle logiche che di base non gli sono mai appartenute, trasformando il comunismo da ideale a concetto pratico, senza mai passare da una rivoluzione, inglobando liberismo, riformismo, cattolicesimo, dipingendosi di un colore così sbiadito e trasparente che le classi operaie non sono più riuscite a vedere. Eppure gli operai ci sono ancora, chi non arriva alla fine del mese con i suoi risparmi esiste, eccome se esiste. Verso chi devono porre la fiducia gli italiani? Verso quale partito? Nel nostro panorama politico, come ho già detto, qualcosa di nuovo c'è, può darsi che sia un'ancora di salvezza, può darsi che sia un'espressione o una scelta politica di protesta, ma qualcosa di nuovo esiste. Queste elezioni amministrative segnano una svolta che sicuramente si ripercuoterà sulla politica di governo, con la speranza che i futuri scenari riescano a vincere il malcontento della gente. Ad oggi, a giudicare da ciò che viene scritto dai cittadini sui social network in risposta a quanto accade politicamente in Italia, la situazione appare molto preoccupante.
Stefano Terraglia